Quando pensiamo alla Tunisia è immediata l’associazione
con una vacanza relax: ci vengono in
mente il mare, le spiagge, i villaggi turistici, gli alberghi di lusso e le
spelndide località turistiche come Monastir, Hammamet e Sousse. Ma la ricchezza
della Tunisia non è limitata a incantevoli paesaggi e acque cristalline, ma
purtroppo non tutti sono a conoscenza che il patrimonio culturale del paese è
inestimabile, basta solo ricordare i siti archeologici più famosi:
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L’anfiteatro di El Jem, la romana Thysdrus, realizzato
agli inizi del III secolo d.C. è secondo solo all’anfiteatro Flavio a Roma e a
quello di Capua. In grado di ospitare 35.000 spettatori è rimasto intatto fino
al XVII secolo quando è stato utilizzato come cava per realizzare la moschea di
Kairouan. Nel 1979 è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO.
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Anche il sito di Dougga è annoverato nella lista dell’UNESCO.
Conserva la tipica struttura delle cittadine romane del Nordafrica. I monumenti
principali sono il teatro, il mausoleo di Massinissa e il tempio Capitolino.
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Il sito di Makthar, la romana Mactaris, conserva una
cittadina prima punica, poi numidica e infine romana che fu un polo molto
importante nei diversi secoli. Fra i monumenti principali ricordiamo il foro
numidico, il tempio di Hathor Miskar, il tophet di Baal Hammon, il mausoleo
punico, il foro romano, gli impianti termali, il tempio di Apollo, la Casa di
Venere.
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Bulla Regia, città romana di età adrianea, nota per il
suo complesso abitativo sotterraneo.
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Il sito archelogico di Sbeitla, la romana Sufetula, le
cui più importanti costruzioni risalgono all’epoca di Antonino Pio, come l’Arco
Trionfale, il Foro, le Terme, il Teatro, le Fontane pubbliche. La maggior parte
dei monumenti romani furono riutilizzati in epoca bizantina e trasformati in
chiese cristiane.
Questi sono solo alcuni dei siti archeologici che costituiscono l’immenso
patrimonio della Tunisia, sfortunatamente poco noti al turismo di massa.